L’educazione fisica dovrà promuovere la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione con l’ambiente, gli altri, gli oggetti. Inoltre dovrà contribuire alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la coscienza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché del continuo bisogno di movimento come cura costante della propria persona e del proprio benessere.
Le attività motorie sportive forniscono agli alunni le occasioni per riflettere sui cambiamenti del proprio corpo, per accettarli e viverli serenamente come espressione della crescita e del processo di maturazione di ogni persona; offrono altresì occasioni per riflettere sulle valenze che l’immagine di sé assume nel confronto dei pari.
L’educazione motoria è quindi l’occasione per promuovere esperienze cognitive, sociali, culturali e affettive. L’attività sportiva promuove il valore del rispetto, di regole concordate che sono alla base della convivenza civile. I principi di una cultura sportiva portatrice di rispetto per sé e per l’avversario, di lealtà, di senso di appartenenza e di responsabilità, di controllo dell’aggressività, di negazione di qualunque forma di violenza. Da qui il concetto di fair-play.
Gli indicatori nazionali che sono stati presi in considerazioni sono:
– Rapporti interpersonali (con insegnanti e compagni)
– Atteggiamento verso la scuola
– Eventuali insicurezze particolarmente evidenti
– Competenze disciplinari di base.
Test atti a stabilire un livello di abilità di base, sia per quanto riguarda la capacità coordinative (dinamico generale, oculo-manuale, equilibrio), sia per le capacità condizionali, (forza, resistenza,velocità, mobilità-articolare) e gli schemi motori di base (camminare, rotolare, correre, saltare, arrampicarsi).